SHOP
PIERRE ANDREY - Lorraine
Pierre Andrey, personaggio senza tempo della Franche-Comté, divide la sua vita tra settimane in Lussemburgo, dove lavora come ingegnere specializzato in apparecchiature mediche, e serate e fine settimana nella sua "vinerie" nel cuore di Metz.
Florence Bouleaux, la sua compagna, originaria di Strasburgo, lavora nel trattamento dei rifiuti per l'agglomerato di Metz, e lo accompagna fin dall'inizio in questo sogno folle.
Sono stati soprattutto i loro amici viticoltori ad introdurli alla viticoltura responsabile e alla vinificazione naturale. Appena hanno tempo, la coppia fugge nei vigneti, partecipando a numerose vendemmie, dall'Alsazia al Beaujolais.
Tutto è scattato nel 2014, dopo la vendemmia da Bruno Schueller, quando hanno portato con se una cinquantina di litri di Pinot Gris, in cambio del loro lavoro, che hanno messo per il trasporto in...una damigiana. Dopo qualche mese nel garage sotto casa di Metz, il risultato fu sorprendente e determinante per gettare le basi della loro avventura.
Uve raccolte da amici in Alsazia, Jura e Beaujolais, viti biologiche ed uve raccolte a mano dagli stessi Florence e Pierre, per garantire una cernita drastica. Il raccolto viene riportato a Metz, prima nel garage della coppia e dal 2020 nella "vinerie" appena installata nel centro di Metz, a pochi minuti da casa loro. Alle partite di Gamay, Riesling, Gewurtz, Pinot Noir, Gris od Auxerrois riportate dai quattro angoli della Francia si aggiunge dal 2015 un vigneto di appena 0,07 ettari coltivati a Pinot Nero, nel villaggio di Vaux alla periferia di Metz.
L'attrezzatura di cantina è basilare, un piccolo torchio verticale, qualche tino per il trasporto del vino e più di duecento meticolosamente allineate ed etichettate damigiane. La precisione "medicale" di Pierre si nota in ogni dettaglio. Le vinificazioni sono condotte in modo naturale, senza un grammo di solforosa o qualsiasi altro apporto. Uva e tempo, tutto qui!
Ogni cuvée è unica, ogni damigiana viene imbottigliata separatamente. Mille bottiglie la prima annata, quasi tremila la seconda, lo stile è affinato e preciso anno dopo anno, così come aumenta la richiesta di commercianti di vino, ristoratori e amatori informati che corrono ad accaparrarsi le poche e preziose bottiglie.
Le etichette di Florence e Pierre possono sembrare piuttosto complesse a prima vista, ma sono piene di informazioni scientificamente precise per chi sa decifrarle!
Tre tipologie di cuvée: Vinae Florentes, dalle rebeches o seconda pressatura, vini più immediati, morbidi e fruttati; Verba Pampinea, pura espressione del terroir, inno di mineralità e tensione, vini più profondi e complessi. Dalla vendemmia 2019, una terza linea, Via Concordiae, per i blend di terroir.
17 (dix-sept) PN20djl39 si legge sull'etichetta di un Pinot Noir 2020 scelto a caso. Il numero delle cuvée innanzitutto, 17, che si ritrovano anno dopo anno, legate ad un terroir, un vigneto. Poi l'indicazione del vitigno, PN per Pinot Noir, GA per Gamay...segue l'annata, 20 e poi il numero della damigiana, 39 in questo caso, unico per l'annata. Infine le bottiglie vengono numerate a mano, da 1 a 60 o 70 a seconda del numero prodotto.
17 (dix-sept) PN20djl39 si legge sull'etichetta di un Pinot Noir 2020 scelto a caso. Il numero delle cuvée innanzitutto, 17, che si ritrovano anno dopo anno, legate ad un terroir, un vigneto. Poi l'indicazione del vitigno, PN per Pinot Noir, GA per Gamay...segue l'annata, 20 e poi il numero della damigiana, 39 in questo caso, unico per l'annata. Infine le bottiglie vengono numerate a mano, da 1 a 60 o 70 a seconda del numero prodotto.
A nostro avviso, tra i vini più profondi, complessi, meravigliosamente leggiadri ed entusiasmanti mai bevuti!!!
Ordina per:
risultati: 1-4 / 4
altri risultati